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TIMORIA - BIOGRAFIA

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TIMORIA - BIOGRAFIA Empty TIMORIA - BIOGRAFIA

Messaggio  VIOLONE 1950 Lun Ott 28, 2013 10:14 am



I Timoria sono stati un gruppo musicale italiano alternative rock nato artisticamente a Brescia nel 1986 con il nome Precious Time, poi cambiato in quello attuale.
All’inizio degli anni Ottanta a Brescia il principale momento di incontro per giovani band è il concorso "Deskomusic", ed è proprio qui che dallo scioglimento dei vari gruppi prendono forma i futuri Timoria; inizialmente, infatti, il nome del gruppo non è quello originale ma Precious Time. La prima formazione del gruppo vede Omar Pedrini come chitarrista e leader della band, Francesco Renga come primo cantante, Diego Galeri alla batteria, Enrico Ghedi alle tastiere e Pietro Paolo Pettenadu al basso, che poi sarà subito sostituito da Davide Cavallaro.
La vittoria nel "Deskomusic" del 1986 apre al gruppo le porte della sala di registrazione: il loro primo singolo sarà intitolato "Signor no", un brano dal contenuto fortemente antimilitarista dedicato ad Amnesty International. Per i Precious Time, così come in seguito per i Timoria, i testi sono fondamentali nell’economia di una canzone. La particolarità di proporre materiale rock scritto e interpretato in italiano porta una certa fama alla band e il loro nome inizia a girare fra gli addetti ai lavori, ma il successo è ancora lontano. Nel 1987 si matura la scelta di cambiare il nome in Timoria, termine derivato dal greco (τιμωρια), che può significare punizione ma anche vendetta. È proprio il desiderio di rivalsa, soprattutto nei confronti di chi li ha sempre giudicati dei perditempo, a spingerli alla scelta del nome definitivo. Sempre nell’87 partecipano a un altro concorso, stavolta più prestigioso, il "Rock Targato Italia" dove in palio c’è un provino con la Polygram: i Timoria conquistano il primo posto. È un anno ricco di soddisfazioni per il gruppo, che inizia a esibirsi dal vivo con grande frequenza, finendo per totalizzare circa 30 mila presenze ai propri concerti estivi. Nell'ottobre del 1988 presentano il mini-LP Macchine e dollari. La Polygram attende riscontri di critica da questo disco per capire se sfruttare o no l’opzione per la realizzazione di un vero e proprio album. La formazione del gruppo non è ancora quella definitiva: mancano Enrico Ghedi, impegnato 'a singhiozzo' per motivi di servizio militare, e Carlo Alberto "Illorca" Pellegrini, che arriverà nel gruppo l'anno dopo al posto di Davide Cavallaro. La formazione definitiva debutta il 13 giugno a Firenze, in un concerto di solidarietà dedicato agli studenti di piazza Tienanmen.

I primi album
Dopo la pubblicazione di alcuni singoli e mini-LP arriva finalmente nell’aprile del 1990 il primo album dei Timoria, s’intitola Colori che esplodono e vede alla produzione Gianni Maroccolo, già bassista dei Litfiba. Il titolo dell'album è un chiaro omaggio di Omar Pedrini ai grandi artisti del passato, come Van Gogh, che avevano sottolineato lo stretto legame tra le varie espressioni artistiche. Dall'album viene estratto il singolo "Milano (non è l'America)", di cui viene realizzato il primo videoclip dei Timoria, corredato da immagini inedite di Wim Wenders, ottenendo una buona rotazione sul canale tv Videomusic. Il gruppo riparte per un tour che tocca 35 città italiane e li porta ad esibirsi a Parigi il 21 giugno per l'annuale festa della musica. Il tour va avanti fino alla fine del ’90. Nei ritagli di tempo, Omar abbozza i brani da inserire nel nuovo disco, progettato per la primavera del 1991.
Il 1991 inizia con un'insolita quanto coraggiosa partecipazione dei Timoria al Festival di Sanremo, voluta dal loro manager nell’intento di far ascoltare all’Italia almeno una canzone del gruppo. I Timoria si presentano con il brano "L'uomo che ride" nella categoria "nuove proposte". L’apparizione al Festival è davvero veloce, visto che vengono eliminati dalle giurie già nel corso della prima serata. Nonostante ciò, i Timoria smuovono qualcosa tra gli addetti ai lavori, tanto che i giornalisti decidono su due piedi di istituire un premio della critica riservato alle nuove proposte, e lo assegnano subito al gruppo. Il premio della critica per le nuove proposte è tuttora previsto al Festival e riservato a quel brano che più di altri avrà messo in luce testi, musiche o contenuti originali e innovativi. "L'uomo che ride" viene poi inserita nel secondo album del gruppo, Ritmo e dolore, che esce nel marzo dello stesso anno e vede la conferma di Gianni Maroccolo come produttore. Contrariamente a quanto il gruppo si attende, la critica non usa toni trionfalistici come per il precedente lavoro, ma è comunque interessata al disco. In questo periodo comincia a girare la voce di un probabile scioglimento del gruppo che però non avviene.
All’inizio del 1992 i Timoria cambiano manager, e subentra Angelo Carrara, famoso in quel periodo per la sua collaborazione con Luciano Ligabue. Nel maggio dello stesso anno viene pubblicato Storie per vivere, un disco molto sentito dalla band, figlio del periodo di crisi, anche se i membri non sono particolarmente contenti del risultato finale visto che Carrara preferisce mettere in risalto la voce del cantante Francesco Renga piuttosto che il suono degli strumenti. Il disco non decolla, e il gruppo sembra aver perso la voglia di suonare, così Carrara decide di far ripubblicare Storie per vivere con l'aggiunta di una canzone firmata dal suo pupillo Ligabue: "Male non farà". Ligabue stesso, rimasto impressionato dalle abilità del quintetto di Brescia, decide di portarlo con lui come gruppo spalla nel suo Lambrusco, coltelli, rose & popcorn Tour. L’entusiasmo rientra nelle vene dei Timoria, che si danno una scadenza: il prossimo disco deve essere quello definitivo, il migliore, quello del salto di qualità, altrimenti si chiude bottega.

Il successo
Nel 1993, dopo aver lavorato incessantemente, esce Viaggio senza vento, una sorta di rinascita per il gruppo bresciano. Il lavoro viene da loro ritenuto il migliore, grazie alla sua importante forma di concept album (il disco tenta di seguire il viaggio metaforico di un ipotetico Joe) e alla presenza di ospiti famosi come Eugenio Finardi, Mauro Pagani e Candelo Cabezas. Le radio cominciano a passare i brani del nuovo CD e le vendite decollano, permettendo al gruppo di aggiudicarsi il primo disco d'oro della sua carriera, grazie a oltre 40.000 copie vendute in meno di un anno. Molto successo ottengono soprattutto i singoli "Senza vento", un vero e proprio inno generazionale, e "Sangue impazzito", forse il brano più rappresentativo della discografia del gruppo. Segue un tour lunghissimo di 90 date in dieci mesi, che permette ai Timoria di farsi ascoltare da quasi 200 mila persone. I fans diventano sempre più numerosi. Tra i concerti più importanti, sicuramente l'edizione di "Sonoria" del 1994, festival rock italiano dal cast eccellente, che li vede sul palco con Sepultura, Helmet, Aerosmith e Whitesnake. Alla fine dell'anno i Timoria tornano in studio, per lavorare al nuovo album.
Nel marzo del 1995 esce 2020 SpeedBall, nuovo album con una copertina shock e un titolo che è un atto d’accusa contro la droga. L'album risulta molto più "heavy" rispetto ai precedenti dischi del gruppo, presentando diverse sonorità vicine al metal. Anche nei testi è presente una maggiore critica sociale, rendendolo il lavoro sicuramente più "duro" del gruppo. I Timoria riconfermano il successo del disco precedente, ottenendo il loro secondo disco d'oro per le vendite, e questo gli permette di esibirsi anche in Belgio, Svizzera, Germania e Francia, dove il tour è particolarmente lungo e pone le basi per futuri rapporti, tanto umani che musicali. Una delle date del tour, quella al Rolling Stone di Milano del 18 dicembre 1995, viene ripresa e registrata quasi integralmente, e finisce nella VHS intitolata Timoria 1985-1995 del 1996 (ripubblicata in DVD nel 2007). Il gruppo viene inoltre chiamato a partecipare al tributo ad Augusto Daolio, lo scomparso leader dei Nomadi, per il quale incide la classica Io vagabondo insieme a Gianna Nannini. I Timoria vengono consacrati come una delle migliori rock band del panorama italiano.
Nel luglio del 1996 Omar Pedrini pubblica Beatnik - Il ragazzo tatuato di Birkenhead, il suo primo album solista, mentre fervono già i preparativi per il nuovo album dei Timoria, impegnati di continuo a suonare tra Italia e Francia. Il disco, che vede la partecipazione di ospiti come Leon Mobley (Ben Harper), Dave Fuczinsky (John Zorn, Freak Power) e Luca "'O Zulù" Persico dei 99 Posse, si preannuncia ancora più eterogeneo dei precedenti. Eta Beta esce nel febbraio del 1997 ed è il lavoro più sperimentale della carriera dei Timoria, con una grande contaminazione di diversi stili musicali: si passa dal jazz al rock, dal metal al gospel, con alcuni sprazzi di poesia. Presente anche un riferimento alla Francia, grazie alla presenza nell'album di un brano cantato in francese intitolato "Europanic" e di una cover di "Zobi La Mouche" dei Negresses Vertes. A causa di queste varie sperimentazioni, l'album non viene particolarmente capito in Italia, dove non riesce a bissare il successo dei due dischi precedenti, ma ottiene ottimi riscontri in Francia. Seguono un lungo tour, che parte ad aprile e finisce a novembre, e segna l’ingresso nella band del percussionista Filippo "Pippo" Ummarino. In agosto, durante una pausa del tour, i Timoria collaborano con Antonella Ruggiero alla realizzazione di due brani per il suo album Registrazioni moderne: Ti sento e C'è tutto un mondo intorno (in quest'ultima colpisce la notevole estensione vocale di Francesco Renga, che ben si sposa con la duttilità della voce della Ruggiero).

L'addio di Renga e il nuovo ciclo
Nel 1998 ritornano a girare voci su un possibile scioglimento della band, e la voce è parzialmente vera, visto che Francesco Renga decide di lasciare il gruppo. Prima di abbandonare però partecipa, insieme ai Timoria, alla pubblicazione dell'antologia Senzatempo (Dieci Anni) che celebra i 10 anni di carriera della band bresciana con una originale retrospettiva, nella quale trovano posto i classici del gruppo accanto a brani in versione live o alternate e a vere e proprie rarità. Renga compare per l'ultima volta come voce nei due inediti "Cuore mio", per cui viene prodotto un videoclip raccogliente i migliori momenti della prima formazione dei Timoria, e "Terra senza eroi".
Ancori oggi non è chiarissimo il motivo dell'allontanamento di Renga; a quanto pare il cantante stesso si sentiva in qualche modo oscurato dalla figura di Pedrini, sempre più leader della band.
Nello stesso anno, Pedrini è impegnato nell'organizzazione di quello che, nelle sue intenzioni, vuole essere un festival artistico all'insegna della contaminazione tra generi. Il risultato è il "Brescia Music Art", una tre giorni di musica, pittura, scrittura, poesia, installazioni video e tanto altro che - tra il 5 e il 7 giugno - porta nel capoluogo lombardo 883, Jovanotti, CSI, Alberto Fortis, Marco Lodola, Mark Kostabi, Emidio Clementi, Enrico Ruggeri, Madaski, Daniele Silvestri e altri artisti, con esibizioni interdisciplinari e proprio per questo ancora più insolite e interessanti. È proprio in quell'occasione che i Timoria presentano al pubblico la nuova formazione comprendente Filippo Ummarino alle percussioni e il nuovo cantante, nonché anche chitarra ritmica, Sasha Torrisi. Si cementa il rapporto con Marco Lodola, nel cui laboratorio artistico - Lodolandia, uno spazio ricavato all'interno di una ex-fabbrica, a Pavia - il gruppo compone buona parte del nuovo album. Proprio a Lodolandia i Timoria fanno ascoltare, il 5 novembre, le prime anticipazioni del nuovo album. Ha definitivamente inizio il nuovo ciclo del gruppo, che Omar definisce «un'unione trasversale di artisti, un progetto di cosmesi e rivisitazione del bello che vuole operare sulla realtà provando a trasformarla».
Il 28 gennaio 1999 esce il nuovo album, intitolata semplicemente 1999, a testimonianza di un nuovo inizio per i Timoria. Marco Lodola realizza una scultura ad hoc per la copertina del disco, ovvero un cavallo di vetro colorato. Nel mese di marzo i Timoria iniziano un nuovo tour che culmina, dopo più di ottanta concerti, il 31 dicembre in Piazza della Loggia a Brescia con un concerto per il nuovo millennio.

Gli ultimi lavori
Nel 2001, dopo un anno di pausa, viene pubblicato El Topo Grand Hotel, decimo lavoro del gruppo e loro secondo concept album (il disco riprende le peripezie di Joe iniziate in Viaggio senza vento). L'album vede la partecipazione degli Articolo 31, nella canzone "Mexico". I Timoria tornano al grande successo, ottenendo il loro terzo e ultimo disco d'oro in carriera, e organizzando El Topo electrico tour che inizia a maggio e tocca durante l’estate i maggiori centri italiani. A fine anno, El Topo Grand Hotel si classifica terzo miglior album del 2001 nel referendum indetto dalla rivista specializzata Musica e dischi.
Nel 2002 i Timoria partecipano per la seconda volta, stavolta nella categoria Big, al Festival di Sanremo con il brano "Casa mia"; il pezzo viene criticato in quanto l'intro pare palesemente copiata dalla canzone The Show Must Go On dei Pink Floyd (da The Wall), e finisce per classificarsi in ultima posizione nelle preferenze generali del Festival. "Casa mia" viene poi inserita nel nuovo disco Un Aldo qualunque sul treno magico, in uscita il 5 aprile dello stesso anno. Oltre a presentarsi come nuovo album della band, il lavoro funge anche da colonna sonora al film Un Aldo qualunque, sempre in uscita in quel periodo, per la regia di Dario Migliardi e che vede come protagonista Fabio De Luigi. A coronamento del discorso perseguito dai Timoria che da sempre contaminano la propria musica con incursioni in altri campi artistici, Omar Pedrini recita nel fim il ruolo di uno scatenato prete rock (Don Luigi). Un Aldo qualunque sul treno magico è un disco dai forti colori Beat, con incursioni psichedeliche che richiamano il mondo musicale degli anni sessanta/settanta sporcato, però, dal sound rock che dall’inizio della carriera contraddistingue i Timoria.
Poco dopo il gruppo decide di prendersi una pausa e viene congelato, si dice, per un periodo di cinque anni. Vogliono regalare ai fan un doppio cd live nel 2003 dal titolo "Timoria Live - Generazione Senza Vento", registrato all'Alcatraz e al Leoncavallo di Milano.
Alcuni componenti dello storico gruppo, precisamente Diego Galeri e Carlo Alberto 'Illorca' Pellegrini, formano insieme ad altri musicisti, Killa ex chitarrista degli Alligator e degli Zona, e Jack, cantante alla prima esperienza in una band sotto contratto, il gruppo Miura realizzando immediatamente un album dal titolo In testa.
Omar Pedrini, leader carismatico del gruppo, intraprende invece la carriera solista, già sperimentata nel 1996 con l'album Beatnik - Il ragazzo tatuato di Birkenhead, proseguita nel 2004 alla realizzazione di Vidomàr che include anche il singolo Lavoro inutile con il quale ha partecipato all'edizione 2004 del Festival di Sanremo, vincendo il premio assegnato dai giornalisti per il miglior testo, e giunta nel 2006 col disco "Pane burro e medicine" con la canzone Shock, brano che Omar ha scritto dopo la sua degenza in ospedale. Appassionato di musica e arte, è direttore del BresciaMusicArt dal 1997, mentre nel 2001 ha pubblicato per Stampa Alternativa il libro di poesie dal titolo Acqua d'amore ai fiori gialli.
Il 7 giugno 2009, per la prima volta dall'uscita di Francesco Renga dai Timoria, e dopo oltre 10 anni di incomprensioni, l'ex voce solista del gruppo e Omar Pedrini si sono ritrovati sullo stesso palco a Brescia, dove hanno cantato insieme il brano Sangue Impazzito. Il concerto è avvenuto all'interno della serata di beneficenza "smAIL - Brescia insieme per AIL"). Il 19 aprile 2011 nel corso di un concerto di Francesco Renga al Teatro Creberg di Bergamo, sale sul palco il ritrovato amico Omar Pedrini, ed insieme improvvisano "Sangue Impazzito". Da una recente intervista sembra che entrambi vogliamo collaborare almeno per la stesura di qualche pezzo.

Formazione
   Omar Pedrini (Brescia, 28 maggio 1967) - voce e chitarre
   Diego Galeri (Brescia, 7 marzo 1968) - batteria
   Enrico Ghedi (Brescia, 29 novembre 1966) - tastiere e voce
   Carlo Alberto 'Illorca' Pellegrini (Brescia) - basso e voce
   Pippo Ummarino (Rimini, 27 luglio 1970) - percussioni (dal 1998)
   Sasha Torrisi (Parma, 10 dicembre 1973) - voce e chitarre (dal 1998)

Ex-membri
   Francesco Renga (Udine, 12 giugno 1968) - voce (fino al 1998)
   Davide Cavallaro - Basso (fino al 1988)
   Pietro Paolo Pettenadu - Basso (fino al 1987)

Fonte: QUI
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