PEPPINO DI CAPRI - DISCOGRAFIA (Cover - Video - Testi)

   
 
   

   
 
   

   
 
   
 
   

   
 

 
   
 
   

   
 
   
 
   

   
 
   
 
 

 
 
   

   
 
   
 
   

Disco pressochè dimenticato nell'immensa produzione a 45 giri di Peppino Di Capri, Guardando il cielo è comunque un buon brano. Ovviamente, producendo singoli ad un ritmo molto elevato era più che probabile che uno di questi passasse un po' sotto silenzio. Come detto, però, ciò non vuol dire che il brano non sia valido. Da ricordare che Guardando il cielo venne inciso anche da Caterina Valente su 45 giri Decca.

   
 

 
   

   
 
   
 
   
 
   
 
 
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Peppino di Capri e i suoi Rockers è il terzo album di Peppino di Capri.

Il disco
Contiene una serie di canzoni di grande successo che il giovane cantante aveva inciso con il suo complesso tra l'autunno del 1960 e la primavera del 1961.

Il disco si apre infatti con I te vurria vasà rielaborazione di un classico napoletano del 1899 che in seguito divenne uno dei maggiori successi del cantante.

Vi sono poi altri brani famosi come Ciento strade (di Alfieri e Boselli), Aprile a Napoli (di Crafer e Nebb), Che vita (dal film Mariti in pericolo) e Per un attimo (dal film Femmine di lusso). La canzone Let me cry era il primo brano in assoluto del cantante pubblicato nel 1958 e stampato già nel primo album dell'artista. Stranamente non è contenuta Il nostro concerto (notevole successo di Umberto Bindi), ma al contrario vi è presente il suo retro Se piangi tu.

In tutte le incisioni Peppino di Capri si accompagna con i Rockers, che compaiono anche nella copertina del disco insieme al cantante su un enorme carro di buoi trainato dallo stesso Peppino.

Anche quest'album riscosse molto successo, risultando uno dei più venduti del 1960.

   
 
   
 
 
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Peppino Di Capri è sempre stato attento a quello che accadeva nel mondo della musica ed in questo periodo il nuovo ballo chiamato Twist sembra proprio non avere rivali nel divertimento delle nuove generazioni. Ed ecco che prontamente sul mercato viene distrinuita la versione dell'artista campano del noto brano di Chubby Checker, che diviene popolarissima.

   
 
   
 
   
 
 
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Il trascorrere del tempo, per un cantante, non è misurato solo dai fogli del calendario o dalle locandine ormai sbiadite dei primi spettacoli. Ogni periodo fortunato della carriera è contrassegnato da qualcosa di duraturo; come questo disco, ad esempio, che gli americani chiamerebbero “volume”, dando alla raccolta di canzoni un significato vagamente antologico.

Peppino di Capri si presenta adesso con questo quarto disco di grandi dimensioni, o, se preferire con questo “volume” . Sono le pagine dei suoi successi più recenti, legati a quella che  stata, in ordine di tempo, la sua ultima e fortunatissima stagione.

Il “ragazzo dell'isola”, spettinato, con i grandi occhiali listati di scuro è ormai un'istituzione nella musica leggera non solo italiana ma europea. E' il rinnovatore modernissimo e geniale della classica canzone napoletana, l'interprete più richiesto dei grandi successi, internazionali, il riesumatore delle melodie del nostro passatp recente, Questo suo carattere così multiforme, si rispecchia fedelmente nelle incisioni qui raccolte: da “Parlami d'amore Mariù” che è stata la grande rivelazione dell'anno. A “Voca e và piscatò”, un successo di “Canzonissima” 1961-62.

La raccolta, veramente da antologia, presente i vari generi legati indissolubilmente alle caratteristiche personalissime  di Peppino di Capri e i suoi fedelissimi “Rockers”,
modesti ma preziosi collaboratori della ”voce dell'isola”. Citiamo soltanto “Cinque minuti ancora” e “Non simo più insieme” per il genere “italiano” e il rifacimento della classica partenopea “Piscatore 'e Pusilleco”, ma ogni titolo delle 14 canzoni presentate in questo microsolco si presterebbe a una citazione particolare.

E' il quarto “volume” questo. Quattro stagioni di successi e di calde accoglienze del pubblico di tutta Italia. Molti altri dischi come questo troveranno in futuro il loro posto accanto ai precedenti,  per raccontare la storia fortunata di Peppino di Capri.

   
 
   
 
 
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Locandine originali d'epoca del film "Twist Lolite e Vitelloni" (Marino Girolami - 1962)
 

 

 

   
 
   
 
   
 
   
 
 
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Locandina originale d'epoca del Film "Canzoni nel mondo"
 

   
 
   
 
   
 
   
 
 
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Peppino Di Capri nella sua carriera ha veramente inciso di tutto. Dal rock'n'roll alla melodia italiana più tradizionale. In questo caso riprende un pezzo del 1950 di C.A. Bixio, portato al successo da Claudio Villa. Il brano, dopo essere stato scremato della parte più drammatica e rivestito con un arrangiamento slow rock (questo è il termine impresso sulla label), ottiene un grande successo. Peppino Di Capri ed i suoi Rockers fanno di nuovo centro!