FESTIVAL DI SANREMO 1962: I CANTANTI - LE CANZONI - I TESTI

Il dodicesimo festival della canzone italiana si tenne a Sanremo dal 8 febbraio al 10 febbraio e il 18 febbraio 1962.

Sede della manifestazione: Il salone delle feste del Casinò Municipale di Sanremo.
Direzione artistica (patron): Ezio Radaelli
Presentarono la 12a edizione: Renato Tagliani, Laura Efrikian, Vicky Ludovisi.
Orchestre: Orchestra diretta dai maestri:

• CINICO ANGELINI con il seguente cast di cantanti: Arturo Testa, Silvia Guidi, Fausto Cigliano, Rossana, Wanda Romanelli, Wilma De Angelis, Bruna Lelli, Cocky Mazzetti, Torrebruno, Luciano Tajoli, Giacomo Rondinella, Gene Colonnello, Johnny Dorelli, Edda Montanari, Claudio Villa, Narciso Parigi, Rocco Montana, Mario D'Alba, Tonina Torrielli, Aurelio Fierro, Milva, Emilio Pericoli, Ernesto Bonino.
  
• GIANNI FERRIO con il seguente cast di cantanti: Jolanda Rossin, Jenny Luna, Gian Costello, Nelly Fioramonti, Tanja, Betty Curtis, Gesy Sebena, Gloria Christian, Corrado Lojacono, Nunzio Gallo, Lucia Altieri, Pierfilippi, Gino Bramieri, Flo Sandon's, Aura D'angelo, Joe Sentieri, Mario Abbate, Giorgio Consolini, Myriam Del Mare, Tony Renis, Sergio Bruni, Domenico Modugno.

Trasmissione: In onda alla radio sul Secondo Programma. La TV trasmette in diretta la finale di sabato 10 sul Programma Nazionale e una registrazione di una parte della serata dei risultati finali lunedì 19 sul Programma Nazionale, dopo il TG della notte
Canzoni in gara e cantanti: Le canzoni in gara furono 32 i cantanti 45, Numero canzoni promosse alla serata finale: 12.
La formula: Le 32 canzoni in gara, furono ammesse dopo un'attenta selezione della commissione speciale. Per l'ammissione delle canzoni, ci fu un novità, cioè tra gli autori che si presentarono nella precedente edizione, 9 furono inviati, a comporre delle canzoni.
Il 12° festival fu caratterizzato da un'altra novità, delle 32 canzoni in gara, 16 furono ascoltate la prima sera e le altre 16 la seconda serata, in finale andarono 12 canzoni, 6 tratte dal primo gruppo e sei dal secondo.
Fu sempre la giuria composta da 21 sedi, 20 delle quali sparse in altrettanti capoluoghi di provincia, ad esprimere il giudizio insindacabile, potevano esprimere due preferenze ciascuno.
Ogni giuria era composta da 15 persone, più il giurì presente in sala al Casinò, composto da 112 spettatori sorteggiati, (potevano votare una sola canzone), per un totale complessivo di 412 giurati, che cambiavano ogni sera.
La terza serata finale, non venne espresso nessun giudizio, fu "Voto Festival" riservato ai giocatori dell'Enalotto a votare la canzone preferita tra le dodici in finale. Il risultato fu comunicato il 18 febbraio.
La manifestazione si svolse in tre serate:

• Ia Serata: Giovedì' 8 Febbraio ore 21,00 - in collegamento con la RAI: vennero eseguite le prime 16 canzoni in gara, delle quali la giuria ne scelse 6 che ebbero accesso alla finale.
  
• IIa Serata: Venerdì 8 Febbraio ore 21,00 - in collegamento con la RAI.: vennero eseguite le altre 16 canzoni in gara, delle quali la giuria ne scelse 6 che ebbero accesso alla finale.
  
• III Serata: Sabato 10 Febbraio in collegamento con la RAI ore 21,00 e alle 22,45 anche con la TV in Eurovisione. Vengono rieseguite le 12 canzoni prescelte per la finale.
  
• IV Serata Domenica 18 Febbraio in collegamento con la RAI ore 21,00 e con la TV alle ore 22,45 per la proclamazione delle prime 6 canzoni classificate.

La dodicesima edizione del Festival di Sanremo è organizzata per la prima volta da Gianni Ravera che aumenta a dismisura il numero delle canzoni in gara (32) e degli interpreti (ben 45).
Debuttano al Festival Ernesto Bonino (idolo della canzone negli anni Quaranta), Emilio Pericoli, Giacomo Rondinella e Gino Bramieri, insieme ad alcune voci nuove, come Cocky Mazzetti, Gesy Sebena e Pierfilippi, che ritroveremo negli anni successivi tra i cantanti in gara di importanti manifestazioni canore.
C’è poi un nutrito gruppo di interpreti della radio, che si adattano a cantare qualunque cosa: Gian Costello, Aura D’Angelo, Miriam Del Mare, Silvia Guidi, Jenny Luna, Edda Montanari, Wanda Romanelli, Jolanda Rossin, Tanya (che cambierà poi nome in Lara Saint Paul), Torrebruno.

Milva, al suo secondo Festival, appare decisamente più sicura. Elegante, sofisticata anche nell’abbigliamento, è in gara con due canzoni che raggiungeranno un’ottima posizione sia nella classifica del Festival che in quella delle vendite dei relativi 45 giri.
Nove delle 32 canzoni in gara sono commissionate ad autori di chiara fama, mentre per le altre 23 si svolge la solita selezione da parte dell’apposita Commissione della RAI. Decisamente mediocre (con qualche rara eccezione) la qualità dei pezzi, e infatti saranno pochissimi i 45 giri di questa edizione del Festival ad entrare nelle classifiche di vendita.

Viene confermato il sistema di votazioni dell’anno precedente, ovvero per la finale torna il “Voto-festival”, e quindi la canzone vincitrice viene decisa attraverso un referendum popolare abbinato all’Enalotto. Ne consegue che, anche per questa edizione, è necessario organizzare una quarta serata per comunicare l’esito delle votazioni. Di quest’ultima serata, che propone il riascolto delle 12 canzoni finaliste in ordine inverso di classifica, la TV manda in onda soltanto la registrazione delle sei canzoni meglio classificate sotto forma di servizio giornalistico dopo il Telegiornale della notte di lunedì 19 febbraio. I voti validi per le 12 canzoni finaliste sono circa 4 milioni e 300mila, contro i 2milioni e 900mila dell’anno precedente.

Ospiti del Festival, gli attori Ugo Tognazzi (autore del testo di una delle canzoni in gara) e Raimondo Vianello, ma il loro intervento può essere apprezzato soltanto dal pubblico presente in teatro: la TV infatti chiude il collegamento prima dei loro sketches, in quanto i due bravi comici erano stati sospesi dalla RAI per una parodia sul Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi.
La canzone più nota di questa edizione è “Quando quando quando”, un samba irresistibile con una linea melodica semplice e accattivante, che il suo autore Tony Renis porta a Sanremo in coppia con Emilio Pericoli. Il relativo 45 giri scala immediatamente la nostra “Hit Parade” conquistando per nove settimane consecutive il primo posto. Ma il successo di “Quando quando quando” varca i confini nazionali ed arriva negli Stati Uniti, dove Dean Martin ne incide una sua personale versione.
Terza classificata “Gondolì gondolà”, una “barcarola” d’altri tempi composta da due grandi autori come Nisa (Nicola Salerno) e Renato Carosone, interpretata da Ernesto Bonino e Sergio Bruni. Più raffinata la composizione che si classifica al secondo posto, “Tango italiano”, che abbina ad una strofa di derivazione jazzistica un orecchiabile ritornello a tempo di tango, il tutto sapientemente valorizzato dalla possente voce di Milva.

Vince una coppia anomala, tradizione e novità, Claudio Villa e Domenico Modugno. La stampa li vuole nemici, ma il pubblico li porta in trionfo con “Addio, addio”, composta dagli stessi autori di “Nel blù dipinto di blù” (Franco Migliacci e lo stesso Modugno), ma decisamente meno innovativa.

Per l'uscita dei cantanti sul palcoscenico, del salone delle feste del Casinò, Domenico Modugno, fece innescare un altro caso. Il Patron della Kermess Gianni Ravera, per le due serate decise lui in che ordine i cantanti dovevano uscire per l'esibizione, invece per la terza serata procedettero con un'estrazione davanti al notaio dottoressa Minoia, la canzone di Modugno fu estratta per quinta, Claudio Villa la cantò in Eurovisione, e Modugno per la TV Italiana, questo lo fece arrabbiare, e minacciò di abbandonare il festival, solo dopo un'intermediazione dei vertici Rai si calmo e per la serata finale andò tutto bene. Per Claudio Villa e Domenico Modugno, fu un vero trionfo ed era la prima volta che si esibivano insieme.

Milva Domenico Modugno, dissero che, con questa vittoria, si riprese la rivincita, dopo tre anni quando vinse con "Piove", e che la canzone fu scritta appositamente per il Festival, e che rimase nel cuore della gente.

Milva, la "rossa" arrivò seconda classificata, con Sergio Bruni. I vincitori morali, del Festival invece furono, Tony Renis ed Emilio Pericoli, con la canzone " Quando quando quando", si classificò solo al decimo posto, ma prestò diventò internazionale, ora è una delle 15 canzoni Italiane più conosciute nel mondo. La Canzone "Al di là" inserita nella colonna sonora del Film, "rome adventure", arrivò al secondo posto della classifica Americana, dei dischi più venduti.

La manifestazione festivaliera, fu arricchita con la presenza di due attori, Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, ma la Rai si rifiutò di mandarli in onda, dissero che non essendo cantanti il pubblico non li avrebbe accettati, e che gli stranieri collegati in Eurovisione non avrebbero capito le loro battute. Ma il pubblico in sala, li acclamò, e malgrado avessero dichiarato che le loro battute erano state preparate per la Televisione, dovettero accontentare il loro pubblico affezionato.

Il Festival, malgrado i colpi di scena e le polemiche, si riproponeva col meglio della canzone italiana, infatti, nel 1961 tornò Mina, " la tigre di Cremona" in coppia con Jenny Luna.

Il 1962 era l'anno dei Beatles, in Inghilterra, stavano spopolando, ma ciò non influenzò la manifestazione canora. Erano quattro giovanissimi, di Liverpool; Ringo Star, George Harrison, Paul McCartney, e Jon Lennon.

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4 Febbraio 1962: Un festival polemico. Anche quest'anno le acque della popolare rassegna canora di Sanremo sono rimaste agitate fino all'ultimo. Molte stelle della canzone (Mina, Dallara, Bindi ecc.) hanno disertato il palcoscenico del Casinò e sono presenti soltanto come spettatori; ma alcuni "vecchi,, leoni come Modugno, Tajoli, Bruni, Milva, Dorelli eccetera, sono fra i protagonisti del Festival. Ecco come il pittore Walter Molino ha immaginato una sequenza della manifestazione.

Grande successo di Sergio Bruni al Festival di Sanremo del 1962 (3° Classificato in coppia con Ernesto Bonino) composto da Renato Carosone su versi di Nisa. Il brano, poi, è stato inciso anche da Tajoli. Bellissima e coinvolgente l'interpretazione di Sergio Bruni.

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