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HEIDI - 1978
HEIDI - 1978
HEIDI
- TITOLO ITALIANO: "Heidi"
- TITOLO ORIGINALE: "Alps No Shoujo Haiji"
- PRODUZIONE: Taurus Film/Zuiyo/Nippon Animation, 1974
- TRASMESSO IN ITALIA: RaiUno, dal 7 febbraio al 6 giugno 1978; RaiDue, RaiTre (repliche); Italia 1 (repliche, 1983, e dal 18 maggio 2004); Cinquestelle (repliche, primi anni 1990); Boing (repliche, dal 31 ottobre 2005); DeA Kids (repliche, dal 1° ottobre 2008); Hiro (repliche, dall'ottobre 2009)
- NUMERO EPISODI: 52
- DURATA EPISODIO: 25 minuti
- REGIA: Isao Takahata
1.GENERALITA':
Heidi (アルプスの少女ハイジ Arupusu no shōjo Haiji?, lett. "Heidi, la ragazza delle Alpi"), basato sull'omonimo romanzo per ragazzi scritto nel 1880 dall'autrice svizzera Johanna Spyri, è una serie animata prodotta nel 1974 dallo studio di animazione giapponese Zuiyo Eizo (da cui più tardi nacque la Nippon Animation), diretta da Isao Takahata e disegnata da Hayao Miyazaki.
La serie di Heidi è considerata precorritrice del filone del World Masterpiece Theater, che inizierà nel successivo anno 1975, poiché ne presenta già le tre caratteristiche fondamentali: essere tratta da un libro occidentale, raccontare la vita quotidiana, e essere prodotta dalla Nippon Animation.
Fonte: QUI
2. RECENSIONE:
Non a caso Heidi veniva rappresentata come una bambina dalle guance rosse che sembrava il ritratto della salute.
A rendere ancor più famoso questo personaggio è stata la famosissima sigla cantata da Elisabetta Viviani che a sorpresa balzò nella Top 10 dei 45 giri più venduti in Italia.
Il cartone animato fu realizzato dalla Taurus Film e dalla Toei animation a partire dal 1974 e fra il cast degli animatori troviamo anche nomi di spicco come il grandissimo Hayao Miyazaki (vedi Conan il ragazzo del futuro, Lupin III, La città incantata ) e Isao Takata (vedi Anna dai capelli rossi e Una tomba per le lucciole).
Fonte: QUI
3. TRAMA:
E' una bambina svizzera del paesino di Mayenfeld, che è rimasta orfana sia del padre che della madre, per questo sua zia Dete, dopo che la piccola visse insieme a lei sino all'età di cinque anni, decise di darla in affidamento al nonno che abitava solitario in una baita di montagna.
Zia Date non poteva più occuparsi di Heidi in quanto aveva trovato un lavoro a Francoforte e il nonno rappresentava il parente stretto che avesse la piccola orfanella.
Durante il cammino che la porterà alla baita del nonno, Heidi conosce il pastorello Peter e fa amicizia con le sue caprette, insieme si sfideranno in una gara di velocità fra i verdi prati.
Arrivati alla baita Heidi è inizialmente sorpresa e incuriosita dell'atteggiamento del nonno, molto taciturno e scontroso, un uomo che ha scelto di vivere lontano dalla gente e che adesso si trovava ad avere la responsabilità di quella bambina.
Ma ben presto il nonno si affezionò a sua nipote Heidi, merito della sua simpatia ed innocenza e un po'alla volta le fece conoscere il fascino della vita di montagna fatta di arrampicate sui monti, di corse sui prati, di formaggio saporito, di mungitura delle capre, di amicizia con gli animali del bosco ecc...; il nonno di Heidi possedeva anche un enorme San Bernardo taciturno quanto il padrone, che si chiamava Nebbia del quale Heidi aveva inizialmente un certo timore.
Heidi passava anche delle bellissime nottate dormendo in soffitta, nel suo comodissimo letto di paglia e dalla finestrella della baita, poteva osservare anche un magnifico cielo stellato.
La vita di montagna restituì a Heidi quella felicità che le era stata negata in tenera età e anche se il nonno non potésostituire l'affetto di un padre e una madre, Heidi da bambina infelice quale era, divenne ben presto una bambina piena di voglia di vivere e giocosità. Heidi e Peter divennero amici inseparabili che si divertivano con tutti i regali che la natura gli offriva, come la neve, la primavera, le corse sui prati ecc...
Ma a rovinare questa vita idilliaca ci pensa la zia Dete, che la porta via dal nonno e la manda a studiare a Francoforte per fare la dama di compagnia a Clara, una ricca e invalida bambina che vive insieme al papà e a una severissima istitutrice: la signora Rottenmeier. Nonostante Heidi fece amicizia con Clara, con il passare dei giorni divenne sempre più triste, perchè si sentiva chiusa in una gabbia, aveva una grande nostalgia per il nonno, Peter, le caprette, la baita e la motagna. Inoltre l'arcigna severità della signora Rottenmeier, che la vedeva come una piccola selvaggia, la faceva sentire umiliata e confusa.
Heidi però trasmette entusiasmo e voglia di vivere a Clara, che rimane affascinata dai suoi racconti e dalle descrizioni della vita alla baita. Una scena che sintetizza il tema del racconto è quella in cui Heidi, molto ingenuamente, apre la gabbia all'uccellino di Clara e lo fa volare libero.
Quel gesto contribuisce a trasmettere a Clara una grande voglia di vivere e anche di reagire alla sua malattia per conoscere il mondo.
Intanto la signora Rottenmeier sopporta sempre meno Heidi e la goccia che fa traboccare il vaso è quando scopre che Heidi si aggira la notte per la casa perché soffre di sonnambulismo.
Il padre di Clara capisce che luogo adatto per Heidi sono i monti, pertanto la fa ritornare dal nonno. Tuttavia l'amicizia con Clara non finisce li e le due bambine continuano a scriversi.
Clara si sente molto triste a causa della partenza di Heidi, pertanto l'estate stessa decide di andarla a trovare alla baita. Grazie all'aria di montagna, alla vita spensierata e all'amicizia di Heidi e Peter, Clara reagisce positivamente alla sua malattia e un giorno, terrorizzata da una mucca che si dirigeva verso di lei, si alzò in piedi da sola, vincendo quindi la sua paralisi.
Quando il padre e la signora Rottenmeier la raggiunsero rimasero sbalorditi per i progressi compiuti dalla bambina.
Font: QUI
4. PERSONAGGI:
Personaggi principali
HEIDI
Destino strano il suo: viene consegnata al nonno quasi fosse un peso per la zia, che deve lavorare, e si trasforma nel più bel regalo mai fatto al paese intero. Dove cammina, la bimba lascia il segno della freschezza e dell'ottimismo. Viene adottata dalla natura stessa che la circonda, quindi nessuna meraviglia se i suoi amici sono gli abeti che parlano, il piccolo uccellino Cip caduto dal suo nido e allevato fin quando l'inverno non lo porta a sud, Fiocco di neve, Bianchina e Diana, le caprette a lei affezionate e poi lui, Nebbia, il San Bernardo più grosso e innocuo che la Tv abbia mai conosciuto.
Peccato che un giorno la zia Deith, che scompare e riappare all'orizzonte come fosse un gelido temporale autunnale, torni in campagna per riprendersi la piccola. Il vecchio si oppone, ma i tribunali le darebbero ragione: la zia batte il nonno, nelle cause d'affidamento. Allora si parte per Francoforte. Lì c'è tutto, proprio tutto, tranne la natura. Casa Seseman sembra una gabbia, non ha finestre, niente prati, niente caprette. L'unica consolazione è la giovane Clara, inferma per cause naturali. Con lei le cose funzionano, ma il problema è la sua istruttrice: signorina Rottermeier. Tutto impossibile, tutto vietato, a parte sognare, quello non si può impedire. Quando però i sogni cominciano a diventare pericolosi e a far camminare la piccola di notte, allora c'è da allarmarsi. Il medico non ha cure contro la nostalgia, quella non si cura con il denaro, ma con un bel ritorno tra le mura (pardon), tra le montagne domestiche.
Era ora! Verrebbe da dire, qualcuno ha un po' di sale in "zucca". La piccola pastorella rinasce e riesce anche a portarsi dietro regali per tutti. Il più grande lo consegnerà all'amica Clara, a fine serie. Merita un 10 e lode.
IL VECCHIO DELL'ALPE
In poche settimane diventa il nonno più bravo del mondo, insegna ad Heidi come funziona la montagna, mungitura compresa. Si rifiuta di mandarla a scuola: l'unico libro che conta è la natura, l'unica vera istruzione è la vita vissuta. Il parroco lo invita a rientrare nel gregge dei fedeli, ma lui preferisce quelli di pecore, che seguono l'istinto naturale, non quello dell'abito talare. Miscredente e ateo? Nemmeno a parlarne. Il vecchio è un medico senza studi: l'unica medicina che conosce è la vicinanza verso chi gli chiede aiuto. La vera cura la prescrive lui alla giovane Clara: aria pura e fiucia in se stessa. Che altro serve? Niente. Infatti la ragazza si alza e cammina. I miracoli della vita all'aperto.
PETER
ZIA DEITH
Nel primo episodio ha già deciso di lasciare la bimba al nonno, quasi avesse con sé un rifiuto da smaltire. Dopo aver insultato a dovere il vecchio "orso", gli lascia la creatura che a stento riesce a comprendere gli eventi.
Ricompare dopo 17 episodi contati: sale dal "vecchio" e chiede la restituzione della nipote. Qualcosa da dire? E' figlia della sorella, la seconda madre, o no? Il "vecchio" dissente, conosce la piccola. Ricorre alle maniere forti pur di averla. Alla fine l'ha vinta. Promette una veloce gita "istruttiva" a Francoforte, giusto il tempo di prendere i panini bianchi per la nonna cieca di Peter. Heidi crede di poter tornare in serata: che ne sa dove sia questo sconosciuto paese?
Non finisce qui. La nostalgìa per le montagne si fa sentire e Heidi deve far ritorno in Svizzera. Ma la zia non esiste più per riportarla a casa. Per fortuna non le concedono le ferie: chissà dove avrebbe portato la nipotina.. A farlo ci pensa Sebastiano, maggiordomo di casa Seseman. Brav'uomo. Nel resto della serie, la donna sparisce: quasi un trucco di un prestigiatore. Meglio, molto meglio così.
CLARA SESEMAN
La medicina non può nulla per lei. Dipende cosa si intende per "medicina". La nonna Seseman spiega al "vecchio" che nessun medico ha dato speranze di guarigione, ma nessuno si è accorto che l'unica medicina che serve alla fanciulla è la convinzione di guarire. Persino il buon medico di famiglia si è definito "asino" quando il "vecchio" ha firmato la ricetta migliore per farla guarire.
Clara rinasce due volte. La prima quando conosce Heidi, la seconda quando conosce l'autonomia di movimenti. La montagna non basterebbe, ci vogliono le cure degli amici: ci vuole la libertà di muoversi senza divieti e senza campi minati. Solo quando lo intuisce le gambe si sbloccano e la sedia a rotelle resta oggetto d'antiquariato.
LA SIGNORA ROTTERMEIER
La signora "misericordia" (il nomignolo che le appioppa Peter) non riesce proprio a sorridere, l'ottimismo non è il suo forte (per essere eufemistici). La sua parola d'rdine è "disciplina", la sua vita è fatta di schemi e di orari rigidi e prederminati, quasi un orologio svizzero, pardon, tedesco. Non si accorge nemmeno che il metodo che segue, diventato fine e non più mezzo, si trasforma nell'arma per l'autodistruzione. Pur di istruirla, chiude la "figlioletta" Clara in una enorme prigione d'oro.
L'arrivo di Heidi scoonvolge la sua vita: la bimba è l'opposto dei suoi schemi mentali. La bimba propone l'orologio della natura al posto di quello a muro; preferisce imparare dai sogni più che dai libri; cerca l'acqua sorgiva a quella del rubinetto domestico. Eh no, lo scontro è frontale: una tra le due deve lasciare il terreno di battaglia. Heidi ritorna in "patria", la Rottermeier ha perso la guerra.
Poi il trasferimento in montagna, per le vacanze di Clara e qui il secondo scontro: il "vecchio dell'alpe" certo non se le risparmia. Due sistemi a confronto: natura o vita in città? La serie sceglie senza dare appelli. Roba d'altri tempi.
IL SIGNOR SESEMAN
Dopo averla conosciuta, il buon Seseman le si affeziona come fosse la seconda figlioletta. Altro che le bambole chiuse nel cassetto: questa bimba riesce lì dove le altre hanno fallito. Non è di pezza, ha un cuore vero. E che cuore.
Quando però si ammala, di nostalgia, lui non esita a farla riaccompagnare alla baita. Poi dicono che i nobili sono insensibili: lui è un'eccezione. Promette di far partire la figlia per la montagna e le promesse si mantengono: non sa che la medicina per guarire Clara non si prende col cucchiaio.
Un'estate in vacanza alla baita e la montagna fa il miracolo: la figlia cammina, da sola, senza aiuti. C'è da commuoversi, lui si commuove. Ora si è convinto che il denaro può molto, ma non tutto.
NONNA SESEMAN
"Adotta" Heidi come nipotina, visto che di nonne la piccola non ne ha. E' la sola in grado di capirne la sofferenza, la nostalgia, i pensieri nascosti. Ma la Rottermeier è in agguato. Gli scontri sono all'ordine del giorno, non c'è rimedio che tenga contro l'indisciplina della nonnina. Il primo atto si consuma a casa Seseman, il secondo si tiene alla baita del "vecchio".
Quando va via dalla montagna, promette di ritornarvi solo quando la nipotina camminerà. Così avviene.
NEBBIA
Nebbia non si racconta, si osserva. Sembra sonnolento e assente, ma quando c'è bisogno di lui, è sul posto prima degli altri. Affronta tutte le difficoltà per salvare chi gli viene affidato e salva la vita dei bambini quasi fosse il loro protettore.
Cosa chiedere di più ad una cane? Fortuna che l'hanno messo sulla copertina del 45 giri, altrimenti col nome che ha si sarebbe faticato a ricordarlo.
FIOCCO DI NEVE
Fonte: QUI
Altri personaggi
* Nonna di Peter: viene chiamata nonna anche da Heidi, è cieca. Passa la maggior parte del suo tempo a filare la lana. Tratterà Heidi come una seconda nipote.
* Brigida: è la mamma di Peter. Vive in una casa alquanto malandata appena fuori paese insieme a sua madre e Peter.
* Sebastiano: è uno dei due servi di casa Seseman assieme a Tinette. È un uomo buono e gentile, sempre con il sorriso pronto. Conosce bene ogni angolo di casa Seseman e sarà lui a riaccompagnare Heidi a casa dal nonno (dove ritornerà una seconda volta, in occasione della visita di Clara in montagna).
* Tinette: è la cuoca e cameriera in casa Seseman. Teme la signorina Rottenmeier e sembra che Heidi non le vada molto a genio.
* Giovanni: è il cocchiere dei Seseman, vuole bene a Heidi, ed è molto amico di Sebastiano.
* Dottor Classen: è il medico curante di Clara Seseman fin dalla sua nascita. Conosce per la prima volta Heidi mentre passeggia per la città, bevendo una tazza di acqua di una fontana. Sarà lui a scoprire che Heidi soffre di nostalgia per le sue montagne, riportandola a casa dal suo nonno. Ricomparirà nuovamente in occasione del sopralluogo della baita del nonno di Heidi in montagna. Lui e il nonno sperano che un giorno Clara possa camminare.
* Maestro di Clara: È il maestro privato di Clara, e cerca di insegnare a Heidi l'alfabeto, rimanendo stupito quando sente che Heidi sa leggere, con il libro che le ha regalato la nonna di Clara. A differenza della signora Rottenmeier, lui non è molto severo ed è anche più comprensivo, come quando interrompe la sua lezione e dà il permesso a Clara di aprire il cesto dei gatti. Tuttavia spesso Clara e soprattutto Heidi si annoiano durante le sue lezioni.
Font: QUI
5. VIDEO SIGLA:
1978 - HEIDI/DANIEL E BEBEL
# Etichetta: RCA ORIGINAL CAST # Catalogo: BB 6151 # Data pubblicazione: 1978 # Matrici: HKAS 34094/HKAS 34095 # Genere: Children's # Tipo audio: Mono # Supporto: vinile 45 giri # Dimensioni: 7", 45 RPM (17,5 cm.) # Facciate: 2
Note: Distribuito da Edizioni RCA
Fonte: QUI
6. COVER:
7. TRACK LIST
Lato A: HEIDI | Lato B: DANIEL E BEBEL | |
Autori: Christian Bruhn, Franco Migliacci, Andreas Wagner, Wolfgang Weinzierl
| Autori: Claudio Mattone, Franco Migliacci Arrangiatori: Maurizio Fabrizio
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settenote- Messaggi : 256
Punti : 439
Data d'iscrizione : 27.04.10
Età : 70
Località : Prato-Toscana
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