I PROFETI - Biografia, Discografia, Canzoni, Video, Testi

I Profeti sono stati un noto gruppo musicale di musica beat milanese, spostatosi in seguito verso il pop melodico.

Storia del gruppo
Il gruppo si forma a Milano nel 1964; dopo le prime esibizioni nella loro città, entrano in contatto con la CBS, che propone loro un contratto: viene così pubblicato nel 1966 il loro primo 45 giri, Bambina sola, che riscuote un discreto successo (la canzone sul retro, Le ombre della sera, è scritta da Lucio Battisti).

Il secondo 45 giri contiene la canzone Rubacuori, cover di Ruby Tuesday dei Rolling Stones, con testo di Mogol; sul retro Sole nero, cover di Call my name dei Them; dopo questo disco si ha il primo di una lunga serie di avvicendamenti nel gruppo (dovuti al servizio militare di alcuni componenti).
Durante la registrazione del primo album infatti avviene l'ingresso di R. Margaria e R. Favero.

L'album risulta molto interessante per gli inediti come Asciuga le tue lacrime (altro brano di Battisti), Per fare un uomo di Francesco Guccini ed una cover di The Bells of Rhymney di Pete Seeger (con l'arrangiamento simile a quello realizzato dai The Byrds).

Anche nel look i Profeti cercano di trovare una strada originale, e sulla copertina dell'album si fanno fotografare vestiti con tuniche orientali e caffettani; inoltre vi è nell'album anche una ricerca sulle sonorità, con l'uso di strumenti esotici come il sitar o la proposta di alcuni brani strumentali come Sunny o Fa fa fa fa.

Dopo l'album Favero abbandona il gruppo (si trasferirà in Afghanistan diventando musulmano e prendendo il nome di Raffiullah Khan, per poi finire ucciso in guerra), sostituito da Franco D'Onofrio che lascerà il gruppo, sostituito dal rientrante O. Bernasconi, nell'aprile del 1969 per dedicarsi alla carriera di attore teatrale (lavorerà anche nella compagnia di Eduardo De Filippo).
Anche D. Ciletti ritorna, e Margaria si sposta dal basso alla chitarra al posto di La Rovere, che abbandona il gruppo.

Nel 1968 partecipano al Festivalbar con Ho difeso il mio amore, cover di Nights in White Satin dei Moody Blues (incisa anche dai Nomadi, da Dalida e dai Bit-Nik), che riscuote un buon successo, bissato da quello di Gli occhi verdi dell'amore nell'autunno dello stesso anno.

Il biennio 1969-1970, dopo la pubblicazione dei singoli La Tua Voce e La mi Vita Con Te, segna una crisi per il gruppo; la casa discografica decide di puntare sul leader, Renato Brioschi, che partecipa da solista a Un disco per l'estate del 1970 con Lady Barbara, vincendolo: convinto da questo successo, Renato lascia il gruppo.
Nel 1969 entra Maurizio Bellini all'organo Hammond in sostituzione di Roberto Margaria che lascia il gruppo per continuare gli studi in Medicina diventando un famoso cardiologo e dietologo autore di numerosi libri sul colesterolo.

I Profeti tornano in hit parade nel 1971 con Non Si Muore Per Amore e nel 1972 con Era bella, cover di Nothing Rhymed, bella canzone di Gilbert O'Sullivan, con la quale partecipano al Cantagiro; nel 1973 pubblicano il singolo Prima notte senza lei e, l'anno successivo, a Un disco per l'estate presentano Io perché, io per chi, che rimane il loro ultimo grande successo.

Nel 1972, per divergenze musicali, se ne va il batterista Osvaldo Bernasconi, il quale rientrerà nel 1974, e subentra Claudio Belloli.

Tornano ancora a Saint Vincent nel 1975 con Dimmi papà, mentre l'anno successivo partecipano con Cercati un'anima al Festival di Sanremo 1976.

Dopo quest'ultimo 45 giri, i Profeti si sciolgono nel 1977; solo Ciletti tenta di continuare la carriera musicale (come del resto Brioschi, seppur dietro le quinte come autore e produttore), mentre gli altri componenti si dedicano ad altre attività: Nazareno La Rovere diventa un noto chirurgo stomatologo, mentre Osvaldo Bernasconi diventa direttore artistico della Ciao Records.

Torneranno ad esibirsi insieme nel 1989 per presentare nella trasmissione televisiva Una rotonda sul mare, condotta da Red Ronnie, Ho difeso il mio amore, Gli occhi verdi dell'amore e Lady Barbara.

Formazione
Renato Brioschi: voce solista, chitarra (dal 1964 al 1970)
Nazareno La Rovere: chitarra (dal 1964 al 1968 e dal [1970] al [1977])
Donato Ciletti: basso (dal 1964 al 1966; dal 1969 al 1977)
Danny Besquet: basso (dal 1966 al 1967)
Roberto Margaria: basso (dal 1967 al 1969; chitarra dal 1969 al 1970)
Osvaldo Bernasconi: batteria (dal 1964 al 1967 e dal 1968 al 1972 e dal 1974 al 1977)
Maurizio Bellini: organo Hammond (dal 1969 al 1973)
Raffaele Favero: batteria ([1967])
Franco D'Onofrio: batteria (dal 1967 al 1968)
Claudio Belloli: batteria (dal 1973 al 1974)

   
 
   
 
   

   
 
   

Ancora una cover sul cammino produttivo dei Profeti che, questa volta, attingono dal repertorio dei Rolling Stones adattando in italiano la loro Ruby tuesday. Ancora una volta a scrivere il testo in italiano ci pensa Mogol che innumerevoli volte ha curato, negli anni '60, quest'opera di adattamento dei testi stranieri nella nostra lingua. Riguardo a questo 45 giri c'è da apprezzare l'esecuzione dei Profeti che si confermano come un buon gruppo.

   
 

 
   

Bambina sola è il primo album del gruppo musicale italiano I Profeti, pubblicato dall'etichetta discografica CBS nel 1967.

Il disco è prodotto da Michele Del Vecchio e gli arrangiamenti sono curati dallo stesso gruppo. Alcuni dei 12 brani rappresentano delle cover, sono 2 quelli interamente strumentali.

Il brano che dà il titolo all'album e Le ombre della sera erano stati pubblicati l'anno precedente come singolo, a cui fanno seguito Mirell/Asciuga le tue lacrime e Rubacuori/Sole nero.

   
 

 

I Profeti vengono chiamati ad eseguire la sigla di una serie di telefilm diretti da Ruggero Deodato, Piero Nelli e Mario Maffei, che hanno come tema delle indagini riguardanti degli incidenti stradali. Non a caso la serie si intitola Il Triangolo rosso. Sul retro troviamo un brano scritto da Francesco Guccini e del quale nota è la versione dei Nomadi.

   
 
   

Come già detto nella scheda del disco dei Nomadi ci troviamo di fronte ad uno dei classici degli anni '60, che ancora oggi conserva intatto tutto il suo fascino, nonostante all'epoca il disco non fosse presente nelle zone alte della classifica dei dischi a causa della contemporanea presenza sul mercato di diverse versioni, tutte ugualmente valide che hanno reso onore alla versione originale dei Moody Blues. Tanto che ancora adesso risulta difficile se non impossibile stabilire quali di esse sia la migliore. Anche sul retro troviamo un pezzo tutto sommato discreto, scritto da Toto Savio e Franco Califano.

   
 

 
   

I Profeti continuano a basare gran parte della propria produzione su versioni italiane di grandi successi esteri. Per il brano principale di questo 45 giri la band sceglie di incidere la versione nella nostra lingua di Angel of morning del repertorio delle Merrillee Rush & The Turnabouts ed eseguito anche da diversi altri artisti quali ad esempio P.P. Arnold. Nel 2000 anche Shaggy ha reinciso il brano intitolandolo semplicemente Angel.

   
 

 
   

1969 i Profeti partecipano al Festivalbar con questa composizione scritta da Toto Savio e Daniele Pace. Il nome degli autori fa chiaramente intuire che la produzione beat di qualche anno prima è oramai un ricordo, soppiantata da una produzione pop molto evidente. Del resto il beat è ormai definitivamente tramontato e quindi è ovvio che le band si adeguino ai nuovi gusti.

   
 

 
   

Versione italiana di un brano intitolato Reputation e portato al successo dalla band inglese Shy Limbs (che molto era stata influenzata nella sua produzione dalla musica dei Procol Harum). La mia vita con te fa parte anche della colonna sonora del famosissimo film interpretato da Renato Brioschi Lady Barbara. Infatti, dopo questo singolo, la CBS decide di puntare su di un'esperienza solistica di Brioschi che culminerà proprio con il grande successo al Disco per l'estate 1970 di Lady Barbara.

   
 
   
 
 
Edizione speciale, vietata la vendita al pubblico
 
   

Come sin qui abbiamo visto e come più volte riferito, gran parte del successo dei Profeti era basato utilizzando repertorio estero opportunamente adattato in italiano ed anche quando la band si trova nel 1970 ad assorbire la decisione di Renato Brioschi di proseguire la sua carriera da solista, decide di puntare su un nuovo brano non originale inciso da Richard Barnes ed intitolato Take to the mountains. Questa volta l'adattamento italiano e curato da Gianni Argenio. Per i Profeti, missione compiuta: sono di nuovo in hit parade!

   
 

 
   

Nuovo singolo per i Profeti che per il 45 giri in uscita del 1971 scelgono di incidere un bel brano di Gilbert O'Sullivan (Nothing Rhymed) dell'anno precedente. Come accaduto per il singolo precedente, anche Era bella viene ben accolta dal pubblico che la porta in Hit parade. E' vero: come già detto la produzione dei Profeti non è per la gran parte originale, ma la band suona bene e questo, alla fine, è quello che conta!

   
 

 
   

Visto che il precedente singolo (Era bella) era stato un successo e che la produzione di Gilbert O'Sullivan ben si adattava a quella dei Profeti, ecco che la band sceglie un altro brano dell'artista inglese per il nuovo singolo che, come il precedente, confluisce nell'ultimo album del gruppo intitolato per l'appunto Era bella. La prima stampa del disco viene distribuita dalla CBS su vinile verde (cosa per il periodo molto rara).

   
 

 
   

Era bella è il secondo album del gruppo musicale italiano I Profeti, pubblicato dall'etichetta discografica CBS nel 1971

   
 

 

 

C'è anche David Bowie nel repertorio dei Profeti, che scelgono per il nuovo 45 giri uno dei brani destinati a diventare uno dei simboli del Duca Bianco: Starman. Anche questa volta il testo italiano viene completamente riscritto da Daniele Pace che non tiene, quindi, in nessuna considerazione il significato dato al brano dal suo autore originale.

   
 
   

I Profeti partecipano al Disco per l'Estate del 1973 con un brano costruito all'interno del gruppo, visto che a scrivere Io perchè io per chi è Donato Ciletti bassista e voce della band. Il brano è valido e riesce a conquistare la serata finale della manifestazione. Anche le vendite del 45 giri saranno eccellenti visto che nella speciale classifica dei singoli più venduti provenienti da Un Disco per l'Estate, quello dei Profeti si posizionerà appena dietro il 45 giri dei Camaleonti che avevano vinto la gara con Perchè ti amo.

   
 
   

L'amore è... è il terzo album de I Profeti (Claudio Belloli, Maurizio Bellini, Nazzareno La Rovere, Donato Ciletti), pubblicato dall'etichetta discografica CBS (CBS S 69033) nel 1973.

   
 

 
   
 
 
Versione streo8
 

 

Dopo l'ottima affermazione ottenuta ad Un Disco per l'Estate del 1973, I Profeti tentano di nuovo la strada di questa gara per presentare il loro nuovo singolo. Quando te ne andrai è un brano validissimo, a mio parere anche superiore ad Io perchè io per chi ma forse poco adatto ad Un Disco per l'Estate e di conseguenza non riuscirà a superare le eliminatorie. Anche i livelli di vendita del 45 giri saranno inferiori a quello del suo predecessore.

   
 
   

Anche i Profeti sono fra gli iscritti all'ultima edizione di Un Disco per l'Estate, manifestazione alla quale partecipano per la terza volta consecutiva. Purtroppo anche Dimmi papà avrà lo stesso destino di Quando te ne andrai, non riuscendo a superare la fase eliminatoria della gara. Il brano è comunque molto particolare con un coro di bambini per il ritornello e verrà distribuito anche al di fuori dei confini nazionali.

   
 
   

Dopo le tre partecipazioni alle ultime edizioni di Un Disco per l'Estate, i Profeti tentano anche la carta del Festival di Sanremo, al quale partecipano per la prima volta nel 1976 presentando in gara Cercati un'anima. I Profeti riusciranno a conquistare la serata finale del Festival chiudendo però la gara occupando il penultimo posto.

   
 

 
   

   
 
   

 

La carriera discografica dei Profeti iniziata undici anni prima, giunge al suo epilogo con questo singolo. Dopo Pagine d'amore I Profeti si scioglieranno e solo Donato Ciletti proseguirà l'attività artistica intraprendendo una carriera da solista. Comunque l'ultimo 45 giri inciso dai Profeti è veramente molto piacevole anche se passa praticamente sotto silenzio visto che la CBS trascura quasi completamente la sua promozione. Peccato, perchè come detto il brano è valido e merita una riscoperta.